Dottrina sociale, sostenibilità e nuovo umanesimo. Questi i temi al centro del fine settimana che la SPES proporrà a gennaio 2022, il primo del nuovo anno solare. All’interno del percorso di quest’anno, che vede gli incontri SPES ruotare attorno ai “fuochi” dell’enciclica Laudato si’ e dell’Agenda ONU 2030, a intervenire saranno don Bruno Bignami e Francesca Marin.
«La dottrina sociale è sostenibile? Tra profezia e concretezza» è il titolo dell’incontro che aprirà il weekend di studi, venerdì 21 gennaio. Alle 18.30 i locali del Centro culturale “Paolino d’Aquileia” di via Treppo, a Udine, ospiteranno la relazione di don Bruno Bignami, sacerdote cremonese che da settembre 2021 è responsabile dell’Ufficio della Conferenza Episcopale Italiana dedicato ai problemi sociali e al lavoro.
Il giorno seguente, sabato 22 gennaio, al mattino, si parlerà invece di «Nuovo umanesimo e crisi della persona: le sfide sul tappeto». Interverrà la filosofa dell’università di Padova Francesca Marin.
Gli incontri sono riservati agli iscritti e agli insegnanti di religione che frequentano la SPES in accordo con l’ufficio scolastico diocesano.
Non è prevista la trasmissione in diretta streaming, ma i temi degli incontri sono riassunti nelle agili Pillole di SPES, disponibili in formato video su YouTube.
I relatori di gennaio 2022
don Bruno Bignami
Direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei. È stato ordinato sacerdote il 18 giugno 1994 e ha conseguito la laurea in Teologia morale. È presidente della Fondazione “Don Primo Mazzolari” di Bozzolo e postulatore della causa di beatificazione di don Mazzolari. Scrittore affermato, ha al suo attivo diverse pubblicazioni e articoli, in particolare sulla figura di don Mazzolari e su tematiche morali e di etica ecologica. In tal senso don Bignami è stato uno dei commentatori che ha curato l’edizione commentata dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco edita da EDB. Da segnalare anche, nel 2012, la pubblicazione di Terra, aria, acqua e fuoco – Riscrivere l’etica ecologica e, nel 2016 il saggio Un’ arca per la società liquida. La moralità nel cambiamento d’epoca.
Francesca Marin
Docente di Filosofia morale presso l’Università degli Studi di Padova. Ha partecipato a progetti nazionali e internazionali su temi di carattere bioetico. È membro sia del Comitato di Etica per la Pratica Clinica (CEPC) Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Padova sia del CEPC istituito presso il Centro Servizi A. Galvan di Pontelongo (PD). Da aprile 2018 a gennaio 2020 è stata Presidente del CEPC della Fondazione IRCCS Ospedale San Camillo, Venezia-Lido. Tra le sue principali pubblicazioni: La persona, la cura, le professioni. La vulnerabilità umana e i sistemi socio-sanitari in tempo di pandemia (a cura di, 2020); L’agenda della bioetica. Problemi e prospettive (2019); Bioetica di fine vita. La distinzione tra uccidere e lasciar morire (2017), Il bene del paziente e le sue metamorfosi nell’etica biomedica (2012).
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